Disciplina?

“Discipline is the act of learning all the time”  J. Krishnamurti
La disciplina è l'arte di imparare continuamente...

Notiamo invece quanto  la nostra cronica distrazione ci impedisca di cogliere dalla vita tutto quello che gratuitamente ogni giorno ci offre. Una scuola aperta per noi ventiquattrore su ventiquattro!

Cosa significa essere indisciplinati ? Guardiamo il sottile compiacimento che ci anima quando trasgrediamo...e la delusione che segue tante nostre azioni inconcludenti che invadono il nostro tempo prezioso.

 E' curioso osservare, che siamo proprio noi ad aver deciso di migliorare la nostra ormai insostenibile situazione di stress , i periodici attacchi di mal di schiena, le tensioni diffuse in tutto il corpo...

E siamo sempre noi che al momento di alzarci presto per praticare, ci chiediamo a cosa serva la disciplina...e indugiamo tra le lenzuola.

Bene:  vi capita di raccogliere castagne ? Spero allora avrete l'accortezza di riempire sacchi solidi e senza buchi...

In caso contrario, parte del prezioso raccolto e della relativa fatica, saranno restituiti al bosco, ma non finiranno nella nostra pentola.

Usare il nostro tempo e i nostri sforzi in modo dispersivo, conduce allo stesso risultato: non raggiungiamo mai il nostro scopo.

Qual è il nostro scopo? Dove vogliamo andare? Riusciamo a suddividere il viaggio in singole tappe più facili? Chiediamocelo ogni giorno, 

E ben radicati nella nostra realtà,  impariamo anche a prendere le giuste misure. Se per avidità riempiamo troppo il nostro sacco, perderemo tutto il  raccolto!

La fretta di arrivare e l'eccesso di perfezionismo, lasciano tanti caduti sul percorso dello Yoga così come nella vita.

In base all' età, allo stato  di salute, alla nostra indole ed al contesto in cui viviamo, ci converrà adattare il nostro sforzo. L'impegno nella pratica  perderà l'asprezza della costrizione, per diventare una piacevole abitudine, un momento prezioso per rigenerarci e riprendere in mano la nostra vita. L'assiduità sarà una naturale conseguenza. E la gratificazione per i risultati ci riporterà facilmente nel solco ormai tracciato.

Impariamo così ad accendere un fuoco che nello Yoga si chiama "tapas":  un termine sanscrito che indica l'ardore che si sviluppa nel giusto sforzo. L'impegno adeguato al conseguimento dei miei obiettivi. Questo è uno dei tre ingredienti fondamentali, indicati da Patanjali all'inizio del Kriya Yoga, per rendere  le nostre azioni intelligenti ed equilibrate.