consapevolezza

  • Corso di Pranayama e meditazione

    Quando nel corpo le tensioni si allentano, il respiro si fa più ampio e regolare. Quando il respiro rallenta e si affina, la nostra mente si  calma.
    Questa evidenza ha radici profonde nella tradizione Yoga e ci indica una via da percorrere per placare la nostra mente agitata, ritrovando  centratura e  chiarezza.
    Avvicinarsi allo stato meditativo attraverso il respiro consapevole, è un percorso collaudato, che anche tu puoi sperimentare.

    Nel corso 

    Puoi apprendere le basi del Pranayama e della Meditazione
    Trovi il supporto di un gruppo di persone per superare gli ostacoli più comuni
    Ti rilassi mentre apprendi
    Impari ad allearti con il tuo respiro
    Scopri la forza del silenzio

    Per chi è adatto

    Questo corso è dedicato ai praticanti che vogliono andare al cuore dello Yoga.
    Non è adatto se cerchi dinamismo e azione
    E' utile una precedente esperienza nella pratica Yoga.  
    Non servono doti particolari e non è indispensabile la posizione seduta a terra.

    Cosa faremo insieme

    La pratica si svolge in posizione distesa e seduta, con eventuali adattamenti. I movimenti sono ridotti al minimo e sono funzionali a una buona respirazione.
    Seguiremo un percorso guidato che parte dalla presa di coscienza del corpo e dal rilascio delle tensioni, per proseguire nell'ascolto e nell'affinamento del respiro. L'esperienza sfocia e si completa nel silenzio.
    Alcune tecniche di Pranayama saranno introdotte lungo il percorso.
    E' previsto uno spazio per condividere domande e riflessioni.

     

     



     

     

  • Disciplina?

    “Discipline is the act of learning all the time”  J. Krishnamurti
    La disciplina è l'arte di imparare continuamente...

  • PRATICA . Scopri come metterti a tuo agio

    Il corpo ti accompagna in ogni pratica Yoga, anche in quelle in cui il movimento sembra assente.
    E' il tuo veicolo in questa avventura sul pianeta terra.

    Il disagio e la scomodità, generano tensioni che ostacolano il libero flusso del respiro e dell'energia. Provocano anche chiusura, irritazione e rifiuto. Il termine sanscrito che nella tradizione Yoga esprime questa condizione è Dukhame il suo opposto è Sukham.
    L'agio non ha nulla a che vedere con la pigrizia e l'inerzia, ma è una condizione piacevole di apertura in cui ci sentiamo a casa nel nostro corpo, durante qualunque attività.

    E' una condizione del tutto personale, ecco perchè in ogni pratica ricercherai il giusto sforzo: quello adatto a te in quel momento, aprendoti all'ascolto sottile di tutte le forze in gioco.
    Questa abilità strategica, sul tappetino e nella vita, si sviluppa progressivamente nel tempo solo mettendoti alla prova con benevolenza.

    Qui trovi una pratica breve per sperimentare subito in modo semplice questo concetto.

     Quali sono i benefici?

    Questa pratica ti connette con le sensazioni del tuo corpo e ti allena all'ascolto.
    Questa abilità può progressivamente trasferirsi a tutte le attività nel quotidiano, aiutandoti a dare ascolto ai tuoi veri bisogni.
    E' una pratica che induce calma, sollievo e un senso di libertà.

    Per chi è adatta?

    E' adatta per contrastare lo stress e individuare le tensioni nascoste.
    E' utile se ti ritrovi spesso esausto o tendi a disperdere le tue energie. Se hai l'abitudine a posizioni rigide e ripetute.
    Questa pratica è particolarmente adatta  se  hai delle disabilità o difficoltà nel movimento, per focalizzare le tue energie e sentirti a casa nel tuo corpo. 

    Dove e quando posso svolgerla?

    Questa pratica può offrirti prospettive diverse nei momenti diversi della giornata, dunque sperimenta in circostanze diverse, osserva e confronta. 
    Scegli un ambiente tranquillo e una posizione in cui ti senti a tuo agio  e con la possibilità di respirare bene. Verifica che tutto il tuo corpo sia ben sostenuto e usa liberamente dei cuscini. Proteggi il tuo tempo spegnendo il telefono.

    Cosa farò?

    Ti dedicherai all'ascolto della voce che ti guida e delle tue sensazioni in due diverse posizioni a tua scelta.
    Porterai consapevolezza sul tuo respiro e sul tuo corpo.
    Avrai cura di non interrompere in modo brusco e improvviso l'esperienza. Proteggi il tuo tempo e spegnendo il telefono.

    Quando ti senti pronto puoi cliccare sulla pratica qui sotto

     

  • PRATICA: CONOSCI TE STESSO. Svadhyaya

    Specchiarci è un modo per vedere meglio noi stessi. Possiamo farlo usando uno specchio, la superficie calma dell'acqua o gli occhi di chi ci guarda. 
    Svadhyaya, il processo che ci consente di conoscerci sempre più profondamente, è uno dei  pilastri del percorso dello Yoga.
    Ne parlo in questo articolo, che ti porterà per un attimo in India...

    Qui puoi dedicare dieci minuti a una pratica audio che ti aiuterà a conoscerti, partendo dal tuo corpo e dalle tue sensazioni reali.

     E' adatta a me?
    Si, se sei una persona curiosa e disposta all'ascolto.
    Utile se vuoi incontrare te stesso nella calma.
    Puoi svolgerla anche se hai delle disabilità o non puoi muoverti.
    Se hai problemi di udito, contattami per una soluzione diversa.

    Dove posso svolgerla?
    Scegli un ambiente tranquillo e una posizione in cui ti senti a tuo agio  e con la possibilità di respirare bene. Non sono richiesti movimenti particolari. Verifica che tutto il tuo corpo sia ben sostenuto e  usa liberamente dei cuscini.

    Cosa devo fare?
    Dedicati semplicemente all'ascolto della voce che ti guida, respira e ritorna costantemente al corpo e alle sensazioni che si presentano. 
    Non interrompere in modo brusco e improvviso la pratica, proteggi il tuo tempo spegnendo il telefono.

    Quando ti senti pronto clicca sull'avvio della pratica qui sotto.


  • PRATICA. Conosci il tuo respiro?

    La risorsa più potente ed immediata per ricentrarti e tornare alla calma è vicinissima.
    Anzi...è già dentro di te: è il tuo respiro.

    Prima di avventurarti in complesse tecniche di Prānāyāma, è sempre una buona idea incontrare il respiro nella sua manifestazione naturale. 
    Queste pratiche si raggruppano sotto il nome di Prakrit Prānāyāma. Sono profonde, semplici e sicure.

    Quali sono i benefici?

    Questa pratica ti consente di familiarizzare con il tuo respiro naturale, nei suoi vari aspetti: la durata, il ritmo, i movimenti nel corpo, i cambiamenti. Avrai uno specchio per conoscerti meglio, evitando i rischi che derivano da un eccesso di controllo sul respiro.
    E' una pratica che induce calma, concentrazione e fiducia nelle tue possibilità.
    Un respiro amico diventa un alleato prezioso nelle diverse circostanze della vita.

    Per chi è adatta?

    E' adatta a te se accetti di fermarti, rallentare e metterti in ascolto. 
    E' utile se ti stai avvicinando allo Yoga ed è preziosa per chi ha molta esperienza e conosce il valore della semplicità.
    E' una pratica da sperimentare se hai già provato tecniche respiratorie complesse, ma scopri di avere un respiro corto e superficiale nel quotidiano.
    E' adatta anche se  hai delle disabilità o difficoltà nel movimento.

    Dove e quando posso svolgerla?

    Scegli un momento della tua giornata in cui sei a tuo agio e non sarai disturbato: quella sarà l'ora giusta!
    Questa pratica con le sue tante varianti, può farti compagnia in vari momenti: nei tempi difficili, durante una malattia, a letto per prendere sonno, prima di un incontro importante o semplicemente quando hai deciso che concederti dieci minuti di tempo per il tuo benessere sia un buon investimento. 
    Scegli un ambiente tranquillo e una posizione in cui ti senti a tuo agio  e con la possibilità di respirare bene. Verifica che tutto il tuo corpo sia ben sostenuto e usa liberamente dei cuscini.

    Cosa farò?

    Ti dedicherai all'ascolto della voce che ti guida e delle tue sensazioni.
    Porterai consapevolezza sul tuo respiro e sul tuo corpo.
    Avrai cura di non interrompere in modo brusco e improvviso l'esperienza. Proteggi il tuo tempo e spegnendo il telefono.

    Quando ti senti pronto puoi cliccare sulla pratica qui sotto

     

  • Riesci a stare nel silenzio?

    Ricordo quando ai tempi dell'università, di ritorno dalla grande città, scendevo dal treno e mi incamminavo a piedi verso casa.
    Vivevo allora in un paese sul lago, dove tornavo sempre volentieri, felice di ritrovare i miei sentieri nei boschi e gli amici.

    Di quei passi verso casa ho ancora viva la sensazione intensa del silenzio, dovuto all'assenza del rumore di fondo del traffico cittadino.

    Come se all'improvviso mi accorgessi dei rumori che mi avevano accompagnato nei giorni precedenti. E realizzassi dove era la mia vera dimora.
    Quel silenzio poteva esistere anche dentro di me?

  • YOGA E PAVIMENTO PELVICO. Problemi e soluzioni

    Immagina di entrare in una casa sconosciuta immersa nel buio totale. Ti orienti facilmente? Ti senti al sicuro? Sei tuo agio e rilassato?
    Queste sensazioni non sono fantasia, perché in modo simile, ogni giorno noi umani abitiamo il nostro corpo al buio, senza mai conoscerlo e percepirlo, soprattutto nelle sue parti più nascoste e interne. 
    Noto spesso questo disorientamento, tra chi inizia a praticare Yoga, in particolare tra i più giovani. Sembra si sia  persa la capacità di "sentire" e  quindi di orientarci tra i messaggi che il nostro corpo ci invia di continuo, per avvisarci di stanchezza, fame, sete, tensioni, disagi, ma anche benessere, piacere e sollievo.

    Un luogo del corpo che in genere è poco familare è certamente Il pavimento pelvico: una struttura neuromuscolare strategica, collocata sul fondo del nostro bacino. Forse non a caso i disturbi nell'area pelvica sono così comuni, riguardano donne e uomini di ogni età , non sono solo un problema delle persone anziane, come comunemente si pensa. Sono sovente trascurati, poco diagnosticati e raramente trattati in modo adeguato. Diventano così scomodi compagni nascosti di tutta una vita.