In uno dei miei viaggi in India, una mattina avevo deviato dal percorso che facevo di solito per raggiungere la casa del mio insegnante: avevo tempo quel giorno e così mi ero incamminata tra gruppi di piccole case colorate e capanne basse. Mi trovavo in un villaggio del Tamil Nadu, era l'ultimo giorno dell'anno, faceva caldo e la polvere si sollevava sotto le suole dei miei sandali..
Nei vicoli intorno a me si svolgeva una vita intensa, colorata e molto sonora. Bambini di tutte le età , donne intente alle loro occupazioni, uomini in bicicletta, capre, ragazzi in moto, maialini in cerca di rifiuti, galline e... in mezzo a tutto questo movimento, placide mucche a passo lento, che sembravano dare per scontati un rispetto e una venerazione ormai secolari.
UN INCONTRO
Mentre scambiavo sorrisi e saluti, sentendomi un po' un'intrusa in quello spicchio di mondo così diverso dai nostri "ultimi dell'anno", mi venne incontro una bambina con un sorriso radioso. Occhi scuri e brillanti e trecce nere pettinate con cura, voleva assolutamente conoscermi, sapere, capire...a scuola aveva imparato qualche parola di inglese, ci intendemmo subito. Mi prese per mano e mi accompagnò decisa verso la sua casa, pareva proprio che non avessi scelta e accettai di seguirla, mossa da una curiosità non inferiore alla sua.
All'ingresso di una piccola costruzione azzurra, mamma, nonni e fratellini, mi accolsero con gioia, altri parenti arrivarono e questo incontro tra sconosciuti si trasformò in breve in una festa, alla quale partecipai molto volentieri.
CHI SEI TU?
Non so bene cosa raccontammo quel giorno, visto che nessuno parlava la lingua dell'altro, ma ci siamo incontrati, mossi da fiducia e curiosità reciproche, trascorrendo momenti indimenticabili.
Chi sei tu? E' la domanda a cui ognuno ha cercato di rispondere scambiando gesti, sorrisi, piccoli doni, parole incomprensibili...
Una domanda a cui in genere rispondiamo raccontandoci e mettendo in luce le parti di noi che vogliamo mostrare, ciò con cui ci identifichiamo, senza neppure esserne coscienti. In breve confezioniamo una immagine di noi stessi da porgere agli altri a seconda delle circostanze.
Ma quel giorno non c'erano parole per raccontarci, descriverci, rappresentarci. C'erano sorrisi, gesti, stuoie su cui sederci per condividere un chai , l'onnipresente e squisito tè dolce e speziato che puoi provare a preparare anche tu!
Incontri come questi, abbastanza frequenti quando si viaggia tra la gente semplice nel mondo, oltre ad ampliare le nostre visioni, ci mettono di fronte a noi così come siamo e la vera domanda infine diventa: chi sono io?
ESERCIZI PRATICI DI SVADHYAYA
Se vogliamo trasformare la nostra vita ci converrà valutare con cura e schietto realismo, la nostra realtà attuale, il nostro corpo così com'è, le nostre modalità di comportamento, i nostri limiti e le nostre potenzialità, per evitare false partenze e illusioni dispersive.
Quando questa visione più realistica di noi stessi, si sostituisce alle immagini idealizzate o false, possiamo finalmente convogliare il nostro impegno e le nostre forze esattamente dove è utile, rendendo più efficace la nostra pratica così come le nostre azioni nel quotidiano.
Nel percorso dello Yoga la conoscenza di noi stessi ha un posto di primo piano. Qui prende il nome di Svadhyaya, una qualità fondamentale di cui anche il saggio Patanjali nel testo Yoga Sutra ci parla a più riprese, come uno degli ingredienti fondamentali per compiere azioni sagge e generatrici di armonia.
In che modo possiamo coltivare questa abilità? Immersi come siamo in mille condizionamenti, come possiamo vederci per ciò che siamo davvero?
Una pratica Yoga adatta a noi è uno specchio in cui conoscerci sempre meglio.
Ti propongo qui una breve pratica di 11 minuti che può aiutarti a sentire meglio il tuo corpo, allenandoti a stare nel momento presente. La pratica è inclusiva e sicura per tutti.
Anche la scuola della vita ci offre molti corsi, aperti h24, e alla portata di tutti. Te ne segnalo volentieri sei, scegli quello che fa per te e comincia ad esercitarti.
1.Fai piccole pause tra le azioni in cui chiederti: come mi sento in questo momento? Come sto respirando?
2. Durante tue attività consuete o nella pratica sul tappetino, nota la posizione del tuo corpo e chiediti se sei a tuo agio.
3. Nelle relazioni umane, prova a lasciare più spazio all'ascolto.
4. Mettiti ogni tanto alla prova in luoghi e situazioni nuove.
5. Ascolta il suono della tua voce quando parli o canti.
6. Esplora con fiducia il silenzio e la meditazione.